«Das Leben der Erkenntnis ist das Leben, welches glücklich ist, der Not der Welt zum Trotz» (Ludwig Wittgenstein, Tagebucheintrag vom 13.8.16).


«E se qualcuno obietta che non val la pena di far tanta fatica, citerò Cioran (…): “Mentre veniva preparata la cicuta, Socrate stava imparando un’aria sul flauto. ‘A cosa ti servirà?’ gli fu chiesto. ‘A sapere quest’aria prima di morire’”» (Italo Calvino, chiusa di "Perché leggere i classici").


«Neque longiora mihi dari spatia vivendi volo, quam dum ero ad hanc quoque facultatem scribendi commentandique idoneus» (Aulo Gellio, "Noctes atticae", «Praefatio»).


martedì 27 dicembre 2011

Horcynus Orca e Il pendolo di Foucault. Due sommari analitici





Horcynus Orca di Stefano D'Arrigo (1975) e Il pendolo di Foucault di Umberto Eco (1988) sono due dei romanzi italiani del secondo Novecento più importanti e citati, ma sono anche tra i romanzi meno letti per la loro oggettiva e diversa difficoltà. Qui di seguito fornisco il link ai loro sommari analitici, che sono (credo) i più dettagliati che esistano. Li ho realizzati negli anni scorsi pensando a tre categorie di lettori:
  1. quelli che hanno letto i due romanzi in questione, i quali potranno utilizzare gli indici come utili strumenti di consultazione;
  2. quelli che non hanno ancora letto i due romanzi in questione ma potrebbero essere indotti a farlo dopo essersi resi conto di quello che si perdono;
  3. quelli che non leggeranno mai i due romanzi in questione e tuttavia non vogliono rinunciare alla figata di conoscerne in dettaglio i contenuti e magari far finta di averli letti per fare bella figura nei salotti, in palestra, dall'estetista e nei social network.
P.S. Il sommario del Pendolo si trova anche in appendice al mio volume Umberto Eco: odissea nella biblioteca di Babele, Il Prato, Padova 2011.







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