«Das Leben der Erkenntnis ist das Leben, welches glücklich ist, der Not der Welt zum Trotz» (Ludwig Wittgenstein, Tagebucheintrag vom 13.8.16).


«E se qualcuno obietta che non val la pena di far tanta fatica, citerò Cioran (…): “Mentre veniva preparata la cicuta, Socrate stava imparando un’aria sul flauto. ‘A cosa ti servirà?’ gli fu chiesto. ‘A sapere quest’aria prima di morire’”» (Italo Calvino, chiusa di "Perché leggere i classici").


«Neque longiora mihi dari spatia vivendi volo, quam dum ero ad hanc quoque facultatem scribendi commentandique idoneus» (Aulo Gellio, "Noctes atticae", «Praefatio»).


martedì 3 gennaio 2012

I mesi del libro delle ore del duca di Berry

Leggendo sull'iPad la versione in formato e-book (da poco disponibile) de La memoria vegetale e altri scritti di bibliofilia di Umberto Eco (Bompiani 2007), e avendo così la comoda possibilità di scovare subito su internet i vari incunaboli, libri rari e codici miniati che vi sono descritti, si fanno delle scoperte sorprendenti. Come, per esempio, le fantastiche tavole sui mesi (più il folio 14 con l'Uomo Anatomico) del "Libro delle ore" del duca di Berry, XV secolo: una vera delizia per lo sguardo. 
Ecco un paio di passi tratti del saggio che Eco gli ha dedicato, dove si ha solo un esempio dei diversi percorsi di lettura delle immagini che è possibile imboccare aprendo il codice: 

Le Très Riches Heures sono un documento insostituibile per comprendere la vita materiale, il costume, la società, i gusti dell’epoca. Per questo sono indubbiamente fondamentali le miniature dei mesi, ma dopo questo avvio si possono esplorare anche le altre immagini, alla ricerca di indizi minori, talora nascosti. Le miniature dei mesi sono una grande riserva di informazione sugli abiti e le armature. Ci raccontano come si imbandiva la tavola, quali cibi e bevande vi apparivano; quale era il rapporto con gli animali domestici, come si svolgevano i lavori stagionali; ci dicono come erano fatti gli strumenti agricoli, come vivevano i contadini e i pastori, quali erano le tecniche di coltivazione dei campi e l’architettura dei giardini. Ci parlano della forma degli alveari, delle bardature dei cavalli, del traino dei carri. E poi ci offrono una rassegna di castelli, di architetture religiose, di cantieri edilizi in attività, ci raccontano di interni di chiese e di palazzi, di statue, di stendardi... I particolari sono così minuti e fedeli che è a partire da questi che alcuni storici dell’arte sono stati in grado di datare le varie immagini. Le Très Riches Heures sono un documentario cinematografico, una macchina visiva che ci racconta la vita di un’epoca. Nessun film potrà mai eguagliare la fedeltà, il fulgore, la toccante bellezza di questa ricostruzione. (...) l’Uomo Anatomico (...) già fa pensare alle rappresentazioni dei rapporti tra micro e macrocosmo che troveremo nei maghi del Rinascimento, in Robert Fludd o in Athanasius Kircher. Ma non dimentichiamo che il libro viene prodotto pochi decenni prima della nascita di Marsilio Ficino, mentre si stanno prefigurando nella Firenze umanistica le condizioni per una riaffermazione pubblica dell’astrologia e della magia. Forse occorre arrestarci qui. Forse sarebbe irrispettoso per il lettore suggerire altre chiavi di lettura. Le Très Riches Heures sono un oggetto straordinario proprio perché, opera aperta, incoraggiano mille diversi itinerari dell’immaginazione. Il lettore lo apra a caso, scelga la propria porta di ingresso,epoi percorra da solo questo Hortus Deliciarum.



 (Le foto ad alta risoluzione sono scaricate dalla relativa voce di Wikipedia).




L'Uomo Anatomico
Gennaio

Febbraio





Marzo


Aprile


Maggio



Giugno
Luglio






































































































Agosto















Settembre

Ottobre
Novembre


Dicembre


6 commenti:

  1. Ecco, questo è uno dei libri miniati più belli al mondo! Che bellissime foto che hai trovato. Ancora ricordo l'emozione quando l'ho visto tutto pagina per pagina on la lente d'ingrandimento in dotazione alla mostra al Metropolitan!

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  2. Immagino la bellezza dal vivo, visto che deve essere piccolo. Incredibile quello che riuscivano a fare i miniatori!

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  3. Si, le pagine miniate erano bellissime e poi vederle tutte dispiegate lì! Una vera magia e non solo per la superbia delle miniature quanto anche per il racconto minuzioso e dettagliato della vita medievale

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  4. Praticamente un reportage fotografico...

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